Il Proclama di Moncalieri

Cenni storici

Moncalieri ha avuto un ruolo rilevante nella storia piemontese e italiana. La presenza del Castello Reale ha portato la corte sabauda e la nobiltà a frequentare assiduamente la città, rendendola protagonista di alcuni importanti momenti del percorso che ha portato all’Unità d’Italia. Uno dei passaggi più rilevanti è senza dubbio il Proclama di Moncalieri del 20 novembre 1849, punto di svolta nella politica italiana risorgimentale.

Il contesto storico che portò al Proclama

Il Proclama di Moncalieri si colloca in un periodo di grandi tensioni e cambiamenti in Italia. Dopo i moti rivoluzionari del 1848, il Regno di Sardegna, guidato da Carlo Alberto di Savoia, subì una pesante sconfitta nella Prima Guerra d’Indipendenza contro l’Austria. Carlo Alberto abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele II il quale si trovò a governare un regno in crisi, con una forte pressione sia interna che esterna. Le forze conservatrici cercavano di mantenere lo status quo, mentre i liberali e i patrioti italiani spingevano per un’Italia unita e indipendente.

La Camera dei deputati era dominata da correnti che si opponevano al trattato di pace con l’Austria, stipulato dopo la sconfitta. Vittorio Emanuele II, consapevole della necessità di stabilizzare il regno e di consolidare la sua posizione, decise di sciogliere la Camera e indire nuove elezioni. Il Proclama di Moncalieri è il discorso, scritto insieme al presidente del consiglio Massimo d’Azeglio, pensato per spiegare e giustificare lo scioglimento. Senza rinnegare lo Statuto Albertino, il re si appellava al patriottismo e alla responsabilità nazionale dei cittadini per formare una maggioranza parlamentare favorevole alla ratifica del trattato di pace. Un atto politico che mirava a rassicurare l’opinione pubblica e a rafforzare l’autorità del re, sottolineando la necessità di un governo stabile per affrontare le sfide future. Per questi motivi, il Proclama di Moncalieri è considerato uno dei documenti più importanti del Risorgimento, momento di svolta nella lotta per l’indipendenza e l’unificazione italiana.

In realtà, i proclami furono due. Il primo, noto anche come “Proclama della convalescenza”, anticipa di pochi mesi il discorso passato alla storia, ma non sortì i risultati sperati, portando a una bassa affluenza alle urne e a una maggioranza parlamentare ancora sfavorevole alla pace.

I luoghi del Proclama

Il Proclama di Moncalieri fa parte della storia della città e si lega in particolare a due luoghi.

Il primo è ovviamente il Castello Reale e in particolare la Sala del Proclama, il luogo dove Vittorio Emanuele II firmò il documento. Purtroppo, l’incendio che ha colpito il Castello il 5 aprile 2008 ha danneggiato gravemente la stanza, così come la Camera da Letto di Vittorio Emanuele II e il Boudoir della Regina. Oggi, i tre ambienti rivivono grazie a un innovativo ed evocativo restauro, ed è possibile ammirarle nel percorso di visita aperto al pubblico nel fine settimana.

L’altro luogo cittadino collegato al Proclama di Moncalieri è Porta Navina. Accesso occidentale della città risalente al periodo medievale, in antichità nota come Mediolanensis, il varco ha assunto la forma attuale con loggia a quattro archi a metà del 1800. La facciata che dà su piazza Caduti per la libertà presenta un altorilievo in bronzo che celebra proprio il Proclama e i suoi protagonisti.

Il ruolo di Moncalieri nella storia

Con il suo ricco patrimonio storico e culturale,Moncalieri offre numerosi spunti per ricostruire le vicende che dal medioevo hanno gradualmente portato all’Unità d’Italia. Il Proclama rappresenta probabilmente l’apice del rapporto tra la città e la Storia, ma sin dalle sue origini, il borgo ha avuto delle importanti funzioni strategiche. La presenza del Po ha reso Moncalieri un fondamentale punto di passaggio delle rotte fluviali, e già nel XIII secolo rappresentava uno snodo cruciale per le rotte commerciali e in generale la viabilità tra le Alpi, Torino, il sud del Piemonte e la Liguria.

È però soprattutto la vicinanza a Torino e la permanenza per lunghi periodi della corte sabauda in città ad aver contribuito allo sviluppo economico e artistico del nucleo urbano.

A 250 anni dal Proclama di Moncalieri – celebrato di recente anche in un film documentario –, Moncalieri continua a onorare il proprio patrimonio attraverso eventi culturali, mostre e iniziative che mirano a preservare e promuovere il proprio retaggio unico. Con il suo mix di storia, cultura e bellezza naturale, rappresenta una destinazione affascinante per chiunque desideri esplorare le radici del Risorgimento e l’eredità della dinastia sabauda.

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