Le teorie sull’origine del nome di Moncalieri

Con una storia che risale a quasi 2.000 anni fa, Moncalieri ha richiamato a più riprese l’interesse e la curiosità di chi si occupa di linguistica, di etimologie e di Medioevo per andare alla ricerca delle possibili radici del nome. Le supposizioni maggiormente affermate prendono spunto dalla lingua latina e dalla geografia locale, o ancora da antiche famiglie romane. Conosciamole meglio una per una.

Mons Calierus: il monte delle quaglie

Una delle teorie più accreditate ricollega la parola Moncalieri al toponimo latino “Mons Calierus” o “Mons Calerii”, che significa letteralmente monte delle quaglie, in piemontese mon dle quaje. L’idea alla base di questa ipotesi è che la zona dove oggi sorge il centro storico fosse in antichità popolata per l’appunto da quaglie, e che la presenza dei volatili fosse così rilevante da influenzare addirittura la denominazione del borgo.

Una ricostruzione che sicuramente esercita un fascino notevole per l’implicito ma forte legame con il territorio che porta con sé, ma per la quale non esistono prove concrete a sostegno.

La teoria del nome di famiglia romana o prediale

Secondo alcuni storici il riferimento al termine latino calerius, cioè quaglia, sarebbe da ricondurre piuttosto ai cognomi di antiche famiglie romane, come De Caleris, Scaleri o Scaleris. Sappiamo infatti che le zone dove oggi sorge Moncalieri ospitavano nell’antichità alcuni insediamenti romani i quali, secolo dopo secolo.

Questi piccoli villaggi potrebbe aver portato all’affermazione di toponimi prediali, un tipo di denominazione fondiaria romana che avrebbe poi influenzato la decisione su come chiamare il luogo. I nomi di famiglia, secondo questa versione, si sarebbero gradualmente trasformati in Cagliero, o Quaglia, con l’evoluzione della lingua dal latino, definendo anche la mutazione toponomastica.

Il Monte dei Cavalieri

Un’ulteriore ipotesi molto suggestiva propone che il termine Moncalieri derivi da “Monte dei Cavalieri”. Il toponimo si ricollega in questo caso alla presenza nell’area dei cavalieri gerosolimitani e dei templari. Gli ordini religiosi cavallereschi svolgevano una fondamentale funzione di guardia delle rotte commerciali piemontesi. Il Ponte dei Cavalieri Templari, risalente addirittura al XII secolo è una delle principali testimonianze del forte legame tra Moncalieri e i cavalieri, insieme ad altri antichi edifici cittadini. Un vincolo talmente radicato che secondo alcuni avrebbe addirittura contribuito a determinare il modo in cui venne chiamato l’antico insediamento che è diventato oggi Moncalieri.

Monta e cala

L’ultima supposizione di cui vogliamo parlare riconduce la denominazione alla morfologia del territorio moncalierese. Ad aver ispirato il nome alla città sarebbe in questo caso l’espressione piemontese “monta e cala”, ossia “sali e scendi”. Un riferimento abbastanza evidente al profilo collinare della zona, caratterizzato appunto da continui saliscendi. Una spiegazione magari meno poetica ed evocativa rispetto alle altre, ma che si inserisce perfettamente nel contesto paesaggistico che contraddistingue i dintorni moncalieresi.

Le origini del nome della nostra città rimangono quindi avvolte nel mistero, con diverse teorie che offrono spiegazioni più o meno plausibili. Tra quaglie, famiglie romane e templari, ciò che risulta chiaro è che Moncalieri è un affascinante puzzle di suggestioni e leggende. Con una storia millenaria e ricca di eventi di grande rilevanza, anche il nome diventa un mezzo per viaggiare indietro nel tempo tra miti e tradizioni da riscoprire.