Quando a Moncalieri arriva l’autunno, si sa già come andrà a finire: un mese intero a tavola. Un mese intero che si chiama Gusto Festival, la rassegna che unisce tradizione, identità, e pancia piena per tutti. Quattro spadellanti weekend di eventi, profumi, pentoloni e tavolate mangerecce, per ricordarci che il cibo non è solo una faccenda di fame, ma di identità. E se per prenderci cura delle nostre radici serve sfoderare forchetta e coltello… beh, Moncalieri è sempre pronta.

La Trippa, regina del primo weekend (e dei nostri stomaci)

L’apertura di questo mese per cuori e pance coraggiose è stata degna di un film epico: 25 quintali di trippa alla Savoiarda spariti in poco più di quattro ore. Non è un modo di dire: il pentolone era letteralmente vuoto.
La Fiera Nazionale della Trippa ha richiamato oltre 15.000 persone, unite da un unico desiderio: conquistarsi una porzione di quello che, qui a Moncalieri, è molto più di un piatto: è un vero atto d’amore.

D’altronde la trippa per noi non è solo una ricetta: è patrimonio affettivo, rito collettivo, prova di resistenza gastronomica. E vederla cuocere all’alba nel pentolone da 25 quintali è come assistere a un’alba mistica, con un profumo che vale più di qualsiasi meditazione zen.

Mangiare bene e fare del bene alla biodiversità

Il secondo weekend si cambia tema ma non qualità. È il momento dello Slow Good Fest, nato dalla collaborazione con Slow Food Piemonte e Val D’Aosta e Slow Food Torino. Qui concedersi una bella scorpacciata non è soltanto un atto d’amore verso i nostri territori e le tradizioni gastronomiche, ma anche verso le filiere corte e la biodiversità.

Al PalaExpo ci sarà infatti il Mercato della Terra dei Presìdi Slow Food, con decine di produttori che racconteranno la loro passione fra formaggi d’alpeggio, mieli, risotti, birre artigianali, marroni della Val di Susa e tanto altro, un’occasione per fare la spesa direttamente da chi si prende cura di ciò che mettiamo nei nostri piatti.

Il programma di questi due giorni è davvero ricco: cibo di strada, birrifici artigianali e laboratori di show cooking allieteranno i nostri languorini per entrambe le giornate. Il weekend sarà anche occasione per presentare al pubblico una delle novità gastronomiche della nostra città: la Carbonara di Moncalieri firmata dallo chef Fabrizio Lamberti, con il leggendario Lard d’Muncalè.

Non mancherà l’intrattenimento, il karaoke del sabato sera, le attività per i più piccini e un mercatino creativo di prodotti artigianali. Insomma, un altro gustosissimo weekend da non perdere.

Fritto e Bollito: ecco l’orgoglio piemontese

Il terzo weekend (18 e 19 ottobre) è per veri intenditori e stomaci allenati. Si parte la sera di sabato 18 con la Cena del Gran Fritto Misto alla Piemontese, orchestrata dallo chef Ugo Fontanone: croccante, profumata e rigorosamente fritta al momento. Come ogni anno le prenotazioni stanno volando via: non ridurti all’ultimo minuto, che da fritto a bruciato (e senza posto) è un attimo!

E se pensi che Moncalieri si fermi alla frittura, si vede che non ci conosci abbastanza: la domenica, come da tradizione, arriva Sua Maestà il Bollito, 1500 chili di carne cotta lentamente nel pentolone più amato del Piemonte, a cura dei nostri valorosi macellai. Perché svegliarsi all’alba per ammirare il sorgere del sole è da teneroni…ma farlo per cuocere il bollito, quello sì che è amore.

Pro Loco Days: il gran finale

Il 25 e 26 ottobre arriva il momento in cui tutto il Piemonte si mette ai fornelli: venti Pro Loco porteranno in città le proprie ricette tipiche. Potrai giustificare la visita dicendo che lo fai per esplorare le tipicità del territorio, e che venire al PalaExpo a visitare il Piemonte è sicuramente più comodo. E intanto avrai un motivo in più per non cucinare fino a novembre.

Un viaggio gastronomico che va dagli antipasti ai dolci, passando per risotti, polente, formaggi e mille variazioni sul tema “non ce la faccio più ma è troppo buono per lasciarlo lì”.

E per chi non ne ha mai abbastanza…

C’è Gusto Festival OFF: per tutto ottobre, i ristoranti di Moncalieri aderenti all’iniziativa propongono piatti dedicati al territorio. Metti caso che i weekend di Gusto Festival non dovessero bastarti, ci spiacerebbe lasciarti con il languorino.

In fondo è questo il bello

A Moncalieri il cibo non è solo da gustare. Qui il cibo è un’esperienza da vivere, da ascoltare e da condividere. È la scusa perfetta per stare insieme e sentirsi parte di qualcosa di più grande — una città che sa ancora impastare, friggere, bollire, sedersi a tavola come una grande comunità e raccontarsi con un sorriso.

E se per custodire tutto questo serve passare un mese intero a tavola… che dire, ci sacrifichiamo volentieri. Perché se la noia si potesse mangiare, a Moncalieri mangeremmo pure quella.