Il cimitero monumentale di Moncalieri: storia, arte e memoria

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Un luogo dall’alto valore storico e artistico, non solo un semplice centro di raccoglimento e preghiera. Parliamo del cimitero monumentale di Moncalieri con il suo fascino unico, le sepolture illustri da scoprire e il suo stile architettonico che unisce influenze neoclassiche, neogotiche e liberty.

Le origini: i cimiteri parrocchiali e l’Editto di Saint-Cloud

Fino all’inizio del XIX secolo, secondo una tradizione comune in tutta Europa, a Moncalieri i defunti trovavano l’eterno riposo nei pressi delle chiese. I piccoli cimiteri esterni alle parrocchie di Sant’Egidio, San Francesco e Santa Maria erano destinati alla gente comune, mentre le persone di rango, quali nobili, militari e figure religiose, avevano posto all’interno delle chiese, spesso in tombe monumentali. La Collegiata di Santa Maria della Scala, per esempio, ospita nella navata di destra alcune cappelle gentilizie dedicate alle famiglie più influenti, come i conti di Cavoretto e gli Alfieri di Sostegno.

Nel 1806 l’emanazione dell’Editto di Saint-Cloud da parte di Napoleone Bonaparte cambia per sempre le abitudini funerarie. Tale atto vietava di seppellire i morti all’interno delle mura cittadine per motivi igienici, imponendo la costruzione di nuovi punti di sepoltura al di fuori dai nuclei urbani. A prescindere dal dettato napoleonico, a Moncalieri la trasformazione si rivela comunque necessaria a partire dagli anni venti dell’Ottocento, quando la crescita della popolazione rende evidente l’urgenza di un camposanto moderno e adeguato.

La scelta del luogo e la costruzione

Nel 1831 si avvia il dibattito sulla collocazione del nuovo cimitero. A prevalere tra le varie proposte è l’idea di edificarlo nell’area lungo la strada per Torino, nei pressi della chiesetta di San Grato, che sarebbe poi diventata una cappella cimiteriale. Il progetto prevedeva un’area di quattro lati circondati da mura e scanditi da arcate a tutto sesto, con le tombe più importanti collocate lungo il perimetro e le inumazioni ordinarie nella zona interna. L’inaugurazione avviene nel 1833, prima della conclusione definitiva dei lavori che arriva solo nell’anno successivo.

Il primo ampliamento e l’avvento dello stile neogotico

L’assetto originario non dura però a lungo. Già verso la fine del secolo, lo spazio previsto si rivela insufficiente. Nonostante fossero state realizzate altre due cappelle di posa in Borgo Navile e Borgo Aje, proprio per evitare un sovraccarico del camposanto principale, ben presto si inizia pensare a un’espansione. Nel 1885 viene quindi realizzato un primo ampliamento per raddoppiare l’area disponibile per le inumazioni. Centrale in questa nuova disposizione è la cappella Dellachà, una chiesetta in stile neogotico ispirata alla cappella di San Giovannino a Torino, progettata dall’architetto Arborio Mella nel 1882.

Il neogotico diventa così il linguaggio architettonico dominante per le tombe delle famiglie facoltose. Cuspidi, pinnacoli e archi ogivali iniziano a impreziosire i mausolei, conferendo al luogo un aspetto raffinato e romantico. Solo in seguito, agli inizi del XX secolo, il neogotico cede il passo gradualmente allo stile liberty, più moderno e decorativo.

Le sepolture illustri

Il cimitero di Moncalieri ospita le tombe di numerosi personaggi di rilievo legati alla storia della città e non solo. Tra queste, meritano menzione Carlo Boncompagni, figura di spicco nella politica piemontese, le famiglie Aghemo e Passera, protagoniste della vita economica e sociale, Thovez e Bersezio, intellettuali che hanno lasciato il segno nella cultura locale, il conte Nuvoli, sindaco e promotore della costruzione del cimitero. Ci sono inoltre Erminia Arduino, Natale Aghemo, Nuccio Bertone, Pierino Abellonio, Vittorio Bersezio, Rosario Scalero, Tommaso Juglaris, Ambrogio Dellachà e Pietro Accorsi.

Il monumento ai caduti e la zona monumentale

Con il passare del tempo, il cimitero di Moncalieri ha continuato a espandersi. Un secondo ampliamento in stile “monumentale” viene progettato per accogliere nuove tombe e cappelle private. Al centro della nuova zona si erge l’obelisco dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale, attorno al quale si trovano sepolture di varie epoche e stili. Questa sezione, con i suoi eleganti mausolei e i sepolcri decorati, rappresenta un vero e proprio museo a cielo aperto in cui l’arte funeraria si intreccia con la memoria collettiva.

Arte e memoria: un luogo di raccoglimento e riflessione

Il cimitero monumentale di Moncalieri è molto più di un semplice punto di sepoltura. È uno spazio che racconta la storia della città, i suoi personaggi, le sue trasformazioni sociali e culturali. Ogni lapide, cappella o monumento funebre rappresenta una testimonianza di epoche diverse, un frammento di passato che dialoga con il presente.

La presenza di stili architettonici variegati, dal neoclassico al neogotico, fino al liberty, conferisce al sito un valore artistico unico. Passeggiare tra le sue tombe è un’esperienza che permette di riflettere sull’eredità di Moncalieri e sulle vite delle persone che hanno contribuito a plasmarla. Proprio per queste caratteristiche, nel 2024 è stato introdotto nell’Atlante dei Cimiteri Significativi Italiani che raccoglie i siti sepolcrali di maggiore interesse in Italia.

Un’altra importante novità riguarda le visite guidate organizzate presso il cimitero, un modo inedito per esplorarlo in tutti i suoi dettagli, ripercorrendo le tappe della sua evoluzione architettonica nel corso delle epoche e per approfondire le vite delle personalità che hanno contribuito alla storia della moderna Moncalieri.

Il cimitero monumentale di Moncalieri è un luogo che unisce arte e ricordi, dimensione pubblica e privata. Dalle sue origini nei primi anni dell’Ottocento fino agli ampliamenti successivi, il camposanto ha saputo adattarsi ai cambiamenti della città, mantenendo intatto il suo valore simbolico e culturale. Oggi, rappresenta non solo un punto di raccoglimento, ma anche un patrimonio da scoprire e valorizzare, ricco di angoli in grado di raccontare storie che offrono uno sguardo speciale sulla vita e sulla memoria di Moncalieri.

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