Le specialità agricole di Moncalieri

Curiosità su Moncalieri

Moncalieri vanta una lunga tradizione agricola che ha portato allo sviluppo di una varietà di ortaggi unici di alta qualità. Le colline della zona e i terreni resi fertili dal Po hanno favorito la presenza di coltivazioni ricche e variegate che costituiscono ancora oggi una delle tante eccellenze alimentari della città.

Il cavolfiore di Moncalieri

Cominciamo a conoscere le specialità locali dal cavolfiore di Moncalieri, uno dei cultivar più noti della cucina tipica cittadina.

Si riconosce per la sua forma decisamente particolare, con cime appuntite e a spirale, più simili a quelle del cavolo – o broccolo – romanesco che a quelle dell’ortaggio comune. Le foglie della pianta sono ampie, per avvolgere e proteggere le cupole dal freddo invernale. Il colore, inoltre, si contraddistingue per una sfumatura peculiare che vira verso l’avorio.

Il cavolfiore di Moncalieri rappresenta un’eccellenza che ha rischiato in tempi recenti di andare perduta. Fino a circa 50 anni fa, la coltivazione dell’ortaggio era diffusa in tutto il territorio, interessando anche i comuni di Nichelino, Santena e Trofarello. Nel corso degli anni si è diradata in maniera graduale a favore di esemplari più commerciali. Oggi, questa specialità è divenuta Presidio Slow Food per proteggerne la coltura e promuoverne la riscoperta, ed è annoverato tra i Prodotti agroalimentari tradizionali del Piemonte.

Le origini del cultivar sono francesi. Viene infatti introdotto in Italia dai responsabili degli orti di casa Savoia ai tempi del loro insediamento in Piemonte. Il cavolfiore di Moncalieri è molto apprezzato per il suo sapore delicato ma sapido, ideale per molte preparazioni in cucina. Può essere consumato come contorno sia bollito che fritto, o crudo per le insalate, o ancora per accompagnare la bagna cauda, la tipica salsa piemontese a base di acciughe, aglio e olio. Oltre alle cime, le foglie si prestano per tante preparazioni diverse, dall’insalata alla frittura, riducendo così lo spreco alimentare e valorizzando ogni parte di questo delizioso ortaggio.

A livello di coltivazione, il cavolfiore di Moncalieri viene seminato tra la fine di aprile e l’inizio di maggio per venire poi raccolto a partire da ottobre e per tutto l’inverno.

Il ravanello Tabasso

Il ravanello Tabasso è un altro prodotto tipico di Moncalieri, nato dall’incrocio tra altre due varietà dell’ortaggio, il Torino, tipico della zona di Testona, e l’Oliva, proveniente dalla Liguria. Il Tabasso si distingue per la forma allungata e la colorazione rossa con punta bianca.

In modo simile al cavolfiore, il ravanello Tabasso era un tempo coltivato e apprezzato in tutto il territorio di Moncalieri. La sua produzione è diminuita nel corso del tempo e oggi si contano appena quattro aziende che ne mantengono viva la memoria. Il calo è collegato al maggiore spazio concesso a una versione dell’ortaggio con maggiore richiesta nella grande distribuzione, il ravanello olandese. Qualche anno fa, il Tabasso è stato accolto sull’Arca del Gusto di Slow Food, una selezione di eccellenze gastronomiche che fanno parte della cultura e dell’identità agricola del pianeta per formare un patrimonio di sapori da non dimenticare.

Il ravanello Tabasso è caratterizzato da un sapore delicato ma persistente allo stesso tempo, ricco di aromi e carico di vitamine e minerali. È perfetto per essere consumato crudo nel classico pinzimonio o in insalata in abbinamento ad altre verdure. Le consuetudini piemontesi insegnano che il ravanello in insalata non vada tagliato a rondelle, ma usato intero, da schiaccare con le mani, con un batticarne o altri utensili, per sfruttare anche il succo come condimento. Dalle frittate alle minestre, il ravanello tabasso può essere utilizzato in tutte le sue parti, anche le foglie, per diversi tipi di preparazioni. Il suo aroma lo rende perfetto per accompagnare formaggi erborinati o stagionati per l’antipasto, o anche per preparare delle creme con cui condire un primo piatto.

Le sue proprietà diuretiche e depurative, soprattutto per la presenza di rafanolo, lo rendono utile anche per la preparazione di sciroppi e altri medicamenti naturali per il fegato e i reni. Nonostante la concorrenza di varietà più commerciali, il Tabasso rimane un prodotto unico, in grado di esprimere la ricchezza della terra moncalierese, che merita di essere riscoperto e apprezzato in cucina.

Il rabarbaro Bergia

Non possiamo infine non fare riferimento a un’eccellenza che ha fatto la storia di Moncalieri a partire da una pianta, o meglio da una radice. Parliamo dell’olio di rabarbaro Bergia, noto per le sue proprietà medicinali e utilizzato principalmente per preparare liquori con funzioni decongestionanti per il fegato. La radice del rabarbaro è naturalmente amara e caratterizzata da un odore forte e poco piacevole, ma la famiglia Bergia riuscì a inventare un processo che ne eliminava le tracce sgradevoli per preparare un liquore speciale.

Negli anni, la produzione della Bergia crebbe e ricevette numerosi premi in giro per il mondo. Lo stabilimento di Moncalieri, situato in corso Savona, diventò un centro importante per la lavorazione del rabarbaro, che veniva commercializzato in Italia e all’estero. Oltre al rabarbaro, l’azienda proponeva con notevole successo sul mercato europeo vermouth, marsala, bitter e ciliegie sotto spirito. L’attività cessò definitivamente nel 1978, ma il legame tra Moncalieri e il rabarbaro rimane vivo nel ricordo della sua importanza storica e industriale.

Un patrimonio agricolo da preservare

Le specialità agricole di Moncalieri formano un patrimonio inestimabile che racconta la storia e l’identità di questa terra. La coltivazione, ormai sempre più ridotta, viene portata avanti con passione e dedizione dagli agricoltori locali che si impegnano per preservare la biodiversità e valorizzare i prodotti autoctoni.

Moncalieri, con le sue colline e i suoi terreni fertili, è un esempio di come l’agricoltura possa evolvere da semplice fonte di sostentamento a mezzo per mantenere vive le tradizioni e promuovere uno stile di vita sostenibile attraverso specialità da proteggere e tramandare.

L’agricoltura a Moncalieri non è solo un’attività economica, ma anche un elemento centrale dell’identità culturale della città. I frutti della terra, lavorati con metodi classici e rispettosi dell’ambiente, rappresentano un valore aggiunto per la comunità locale e per i visitatori che desiderano scoprire il vero sapore del Piemonte.

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